di Giuseppe Longo
No! Il Museo Carnico delle arti popolari “Michele Gortani” di Tolmezzo non deve morire. Deve invece superare l’attuale momento di difficoltà, guardando con rinnovato interesse al futuro. Anzi, dovrà diventare un polo strategico per far conoscere il più possibile storia, tradizioni e costumi della Carnia. Una terra con un passato culturalmente molto ricco e che quindi merita di essere salvaguardato. E questo lo può fare soltanto un Museo che ha proprio il compito di tramandare questo messaggio di valori irrinunciabili alle nuove generazioni.
Infatti, la “Regione è disponibile a sostenere un piano di rilancio a lungo termine del Gortani”, come ha annunciato l’assessore alla Cultura Fvg, Tiziana Gibelli, al termine della riunione con il consiglio di amministrazione del Museo Carnico delle arti popolari e il sindaco di Tolmezzo, Francesco Brollo, in veste anche di presidente dell’Uti (Unione territoriale intercomunale, l’ente cioè subentrato alla Provincia di Udine) della Carnia.
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Gli assessori regionali Gibelli e Zilli con gli amministratori del Museo e con il sindaco Brollo.
(Foto Regione Fvg)
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Scopo dell’incontro – avvenuto, come informa una nota della Giunta Fedriga, nella sede di palazzo Campeis – era proprio quello di chiarire lo stato di salute finanziario-amministrativo del polo museale ultimamente gestito dalla Fondazione Gortani, oggi peraltro dimissionaria, come riferito dalle cronache. Con Tiziana Gibelli era presente anche l’assessore alle Finanze, Barbara Zilli, ed entrambe si sono dette concordi nel considerare imprescindibile il rilancio del Museo che rappresenta “una realtà culturale, storica, artistica ed etnografica di riferimento per tutta la Carnia e per l’intero Friuli Venezia Giulia”.
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Il senatore della Repubblica Italiana Michele Gortani ritratto all’epoca in cui ricopriva la carica di deputato del Regno d’Italia (1913/1919);
Gortani partecipò da volontario alla 1° Guerra Mondiale.
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“Abbiamo accertato quanto già auspicavamo, ovvero la volontà comune di tutti i soggetti al tavolo di rilanciare, sviluppare e ampliare il raggio di attività del Gortani”, ha evidenziato l’assessore regionale alla Cultura, Gibelli, aggiungendo: “Metteremo a disposizione le risorse e faremo un ragionamento complessivo sulla nuova configurazione del Gortani in tutti i suoi aspetti”. E, per la collega Zilli – responsabile, appunto, del bilancio della Regione Fvg -, “l’auspicio è che il Gortani possa divenire polo culturale strategico capace di portare la storia, le tradizioni e la cultura del popolo carnico e friulano a conoscenza del più vasto pubblico possibile”.
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Un prezioso mobile da camera carnico.
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Una importante schiarita, dunque, per il Museo Carnico delle arti popolari dedicato a quel grande politico, geologo e geografo, che fu Michele Gortani (1883 Spagna – 1966 Tolmezzo). E proprio nel suo nome bisognerà fare in modo che il Museo di via della Vittoria abbia un domani fatto di certezze e di nuovi programmi. Lo chiede la Carnia – che non intende smarrire le sue preziose memorie -, ma anche lo stesso Friuli Venezia Giulia, che vuole conoscere meglio un’area molto significativa del suo territorio regionale. E la ricerca dell’importante obiettivo è dovuta anche al senatore Gortani che portò la voce di queste montagne alla Camera dei deputati quando l’Italia era ancora un Regno, quindi a Palazzo Madama con l’arrivo della Repubblica. La Carnia lo onorerà proprio salvando questo irrinunciabile polo culturale.
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Vasellame da cucina e acquasantiere della devozione.
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In copertina, palazzo Campeis in via della Vittoria a Tolmezzo.
Questa foto come le precedenti sono tratte dal sito ufficiale del:
Museo Carnico delle arti popolari “Michele Gortani”.
a seguire: paramenti sacri esposti nel museo
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